Musicoterapia Veneto

29 maggio 2020

Improvviso: il tocco in musicoterapia

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Anna Tuṣṭi Boesso e Mario Zattin

L’uso del "Tocco" in musicoterapia, come anche nella pratica del suonare uno strumento musicale, è un tema fondamentale.
Attraverso il tocco manifestiamo il nostro modo di suonare, il nostro essere, il nostro mondo in senso lato.
"La musica tocca il cuore" è una delle frasi che si sentono più spesso. La musica ci tocca, ci commuove, ci muoviamo con lei, ci "muove dentro"”. Essa suscita e fa risuonare in noi sensazioni sia fisiche che emotive e psichiche. Il suono pertanto tocca un corpo, una persona, un mondo di complessità e ricchezza che è diverso in ognuno di noi.
Anche il suono stesso è un fenomeno complesso, ogni singolo suono ha in sé la sua unicità (suono fondamentale) ed insieme il suo risuonare con il tutto (formanti armoniche).
I suoni armonici sono quelli che vengono emessi dalle corde per simpatia (risonanza). Un esempio attraverso il pianoforte è toccare la corda di un tasto in vari punti della sua lunghezza, suonando il tasto a seconda della frazione di corda interessata verrà emesso il suono corrispondente ad uno dei suoni armonici (ottava, quinta, terza ecc.). queste note non sono “nuove” ma sono note che sono all’interno della risonanza e sono i suoni armonici. Nel transitorio d’attacco sono presenti sia i suoni armonici che disarmonici; quest’ultimi si estinguono rapidamente mentre le vibrazioni armoniche permangono avvantaggiandosi dei fenomeni di risonanza.
Cosa ha a che fare tutto questo con la musicoterapia e in particolare nell’improvvisazione? Toccare l’altro con il suono è convibrare assieme per risonanza. Se questo avviene può iniziare la relazione, un comunicare assieme perché l’altro si sente ascoltato. Nella relazione si mette in gioco se stessi in quanto implica uno scambio reciproco, toccare è essere toccati.

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