26 agosto 2020
La Musicoterapia Umanistica vuole coinvolgere la persona nella sua totalità, avendo cura del suo intero sviluppo psico-fisico, della realizzazione del proprio "divenire", non solo quindi occasione di contatto comunicativo, ma una volta stabilito questo contatto, utilizzarlo per favorire la crescita ed il cambiamento del bambino, ragazzo o adulto che sia, quella crescita e cambiamento che saranno possibili nel tempo e nello spazio che più gli sono consoni…
La chiave di questa azione musicoterapica è la Cura, intesa come atto fondativo dell’uomo, come Heidegger nel suo testo "Essere e tempo" ha bene evidenziato (La favola di Iginio).
Il senso comune associa la parola cura a tutto ciò che è medico o medicina, a ciò che è terapia: "studio e attuazione concreta dei mezzi e dei metodi per combattere le malattie", così la definizione del vocabolario Treccani.
A dispetto del nome con cui la pratica di cui parliamo è stata definita, la Musicoterapia Umanistica si distanzia dal termine terapia assumendo la Cura, e di riflesso la Cura Educativa (Musicale) quale motore che muove la co-realizzazione dell’Altro, attraverso l’elemento musica.
Il suono è dentro l’uomo (E. Willems), la Cura è esistenza stessa dell’uomo, senza la cura l’uomo non è (Heidegger-Mortari).
La cura e la coltivazione degli esseri umani non possono che essere logicamente concepiti in termini di risposta a bisogni, necessità esigenze, e con riferimento a diritti naturali, inalienabili e imprescrittibili. (Granese – Istituzioni di pedagogia generale – CEDAM 2003)
Tratto dall’articolo della dott.ssa
Mariateresa Turrici