Musicoterapia Veneto

"Lezione di Epistemologia - La nascita del linguaggio"

Carlo Sini

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Evento organizzato presso il Consultorio Centro Studi per la Terapia della Coppia e del Singolo (CSTCS), Scuola di Psicoterapia, Sede di Genova, il 6 giugno 2009.

La lezione si snoda tra due punti.
Il primo riguarda l’allargamento della nozione di linguaggio a prendere la nozione di linguaggio al di là dei limiti entro la quale di solito la tratta il linguista.

Il secondo punto è che il primo linguaggio è un linguaggio di figure ovviamente, quindi che mentre noi abbiamo via via specializzato il linguaggio orale e poi la trascrizione del linguaggio orale in quelle che noi oggi chiamiamo scritture - i pittogrammi, gli ideogrammi, l’alfabeto che è il culmine di questo processo - mentre noi siamo andati verso la nozione di segno e allora il linguaggio è fatto di suoni che sono segni, il linguaggio è fatto di tratti alfabetici di segni grafici che sono appunto segni, che sono lì per qualcos’altro (la nozione di segno vuol dire qualcosa al posto di qualcos’altro).
Quando invece ci troviamo di fronte ad una figura possiamo considerarla un segno?
Evidentemente no. Una figura è produttiva, non sta al posto di qualche cosa d’altro e questo è importantissimo.
Noi abbiamo una visione del linguaggio come qualcosa di convenzionale. Oggi sappiamo che questa tesi è assolutamente falsa cioè funziona perché le cose sono diventate così ma non è affatto vero che i suoni del linguaggio fossero all’inizio convenzionali e non è affatto vero che i segni dell’alfabeto fossero a loro volta dei segni sostituibili con qualsivoglia altro segno purché ci si intenda, ma sono delle pitture decadute dei dipinti stilizzati ma originariamente erano figure. Sono diventati certamente segni, qualcosa come i segni stradali qualcosa che sta lì al posto di un’altra cosa, ma la figuratività del linguaggio che è una figuratività del corpo, della voce della espressione della relazione, questa figura originaria da cui poi la lingua ha preso radice. Queste figure non sono convenzionali.

Già professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Milano, è membro dell’Accademia dei Lincei, ha sviluppato un rilevante approccio teorico ai legami tra filosofia e scrittura, con particolare riguardo all’alfabeto greco inteso come forma logica del pensiero occidentale.

[ Pubblicato on-line il 19 ottobre 2013 ]
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