Musicoterapia Veneto

Note sulla storia del concetto di numero

A. Gimigliano

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C’era una volta un pastore mesopotamico che decise di registrare il numero di pecore del suo gregge. Obbligò le pecore a percorrere uno stretto passaggio, una alla volta, mentre gettava un sassolino in un vaso ad ogni transito. Così facendo, eseguì una cosiddetta corrispondenza uno a uno, o biunivoca, fra le pecore nel gregge e i sassolini nel vaso.

Qualche tempo dopo ripeté il procedimento al contrario, estraendo un sassolino dal vaso al passaggio di ognuna delle pecore del gregge, e in tal modo appurò che la quantità di animali non era variata, assumendo che il vaso non fosse stato manomesso, e potesse essere considerato a tutti gli effetti un riferimento stabile, un archivio permanente.

Quando divenne più vecchio e più saggio, chiese al vasaio del villaggio di procurargli un vaso la cui argilla fosse così tenera da conservare l’impronta degli oggetti premuti contro di essa. Prima di gettare ogni ciotolo dentro il vaso, lo premeva contro la parete, di modo che questo lasciava una traccia ben visibile. Alla fine del conteggio il vaso veniva sigillato. Con il passare del tempo il pastore si rese conto che non aveva più bisogno dei sassolini, poiché le tacche lasciate sull’argilla tenera servivano opportunamente allo scopo.

In assenza di ciotoli, veniva meno anche la necessità che il vaso fosse dopo tutto un vaso. Di conseguenza, il pastore prese una tavoletta piatta di argilla, vi infilò una ounte di una canna, incidendo una tacca al passaggio di ognuna delle pecore.

È probabilmente così che i primi Sumeri intrapresero il lungo viaggio della registrazione dei numeri, più di cinquemila anni fa. Sbarazzarsi dei ciotoli richiese secoli - fu necessario che i Sumeri si sentissero finalmente sicuri della solidità del loro sistema di registrazione, così come dell’"alfabetizzazione numeria" della popolazione, per rinunciare al "controllo ridondanza" fornito dai sassolini.

Midhat Gazalé, 2001, p. 21-22 - Il numero

Note sulla storia del concetto di numero.

A. Gimigliano

1. Le origini: l’assenza del numero

2. Contare senza numeri

3. Contare sempre di più: l’uso della base

4. Il "Far di conto"

5. La scrittura del numero: le cifre

6. Le nostre cifre: il sistema posizionale

7. Numeri negativi, frazioni, ed oltre

[ Pubblicato on-line il 20 marzo 2016 ]
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